La campagna di sensibilizzazione è promossa da tempo dall’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali), in collaborazione con ANAS ed AISCAT (Associazione di categoria delle Concessionarie Autostradali).
Il progetto operativo è attuato dalle singole Concessionarie nelle tratte di competenza, unitamente alla Polstrada tenuto conto che la legge ed il Codice della Strada puniscono con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1000 a 10.000€ l’abbandono degli animali domestici o chi su di loro esercita cattività.
In autostrada sono due le situazioni più ricorrenti: il cane legato ai bordi della carreggiata, talvolta anche con fil di ferro, che attende chi non lo vuole più, e la corsa per un lungo tratto all’inseguimento del proprio ex amico divenuto inspiegabilmente carnefice, fino a quando è travolto dagli automezzi determinando possibili situazioni di pericolo nella circolazione.
Per fortuna, da tempo la sensibilità degli utenti autostradali è cresciuta. Un dato che si riscontra, soprattutto, tra i giovani ed i ragazzi in quanto sono proprio loro che, viaggiando con i genitori, segnalano al Centro Radio la presenza di un cane libero o legato.
Il presidente del CAS, Rosario Faraci, ha dichiarato a questo proposito:
Una campagna di civiltà che bisogna portare avanti, sensibilizzando e coinvolgendo sempre più la comunità. Del resto i risultati si vedono proprio dalla viva partecipazione degli stessi utenti. Da un lato un soccorso di sopravvivenza e dall’altro lato la eliminazione di un possibile pericolo nella circolazione